martedì 9 ottobre 2012

Oscillococcinum: un buon aiuto contro il raffreddore


Oscillococcinum è un prodotto omeopatico della Boiron. E' composto da un autolisato filtrato di fegato e cuore di anas barbariae. Si presenta in globuli contenuti in blister monodose. Il suo impiego può essere duplice. Può essere impiegato come vaccino,assumendone una dose a settimana per rafforzare le difese dell'organismo contro le malattie da raffreddamento;o come cura quando i sintomi si sono già manifestati assumendone una dose ogni 8 ore per 2/3 giorni.L'assunzione è consigliata lontana dai pasti e sublinguale,cioè facendo sciogliere i globuli sotto la lingua, dove l'assorbimento è più rapido. Se l'impiego dell'oscillococcinum è finalizzato al rafforzamento delle difese, non deve però coprire l'intero anno solare,per evitare un assuefazione dell'organismo. Sono in commercio le confezioni da 6 o 30 blister. Quest'ultima a livello di prezzo è molto conveniente ma comunque i prezzi dei prodotti omeopatici hanno registrato un sensibile calo, per fortuna.Io faccio uso dell'oscillococcinum ormai da quasi 8 anni e posso ritenermi soddisfatta. Non posso dire di non essermi più ammalata ma quando è capitato i sintomi sono stati lievi.

giovedì 14 giugno 2012

Come preparare il pollo con verdure e ciliegie.


L’estate si avvicina e questa è un ricetta originale per preparare il pollo arricchito con frutta e verdura.
Gli ingredienti necessari per 4 persone sono  600 grammi di petto di pollo, 100 gr di ciliegie, 2 carote, un sedano bianco, 150 grammi di fagiolini freschi, mezzo peperone rosso e un cucchiaino di grani di coriandolo. Inoltre per la preparazione di questa ricetta sono necessari 2 foglie di alloro, 3 cucchiai di olio di oliva, 1 cucchiaio di sale grosso, 2 pizzichi di sale grosso e una spolverata di pepe. Per quanto riguarda la tempistica sono necessari per la sua preparazione 20 minuti e per la cottura 26 minuti.
Innanzitutto eliminate dal petto di pollo il grasso, i nervetti e gli ossicini e tagliatelo a dadi. Raschiate le carote con un coltellino, lavatele ed asciugatele e tagliatele  a rondelle di 1 cm di spessore circa. Lavate ed asciugate i fagiolini dopo averli spuntati. Togliete base e filamenti al sedano, lavatelo, asciugatelo e conservatene le foglie. Tagliate la costa di sedano a pezzetti. Portate all’ebollizione due litri di acqua con un cucchiaio di sale grosso. Scaldate due cucchiai di olio in una casseruola e cuocetevi il peperone tagliato a striscioline per 10 minuti a fuoco lento e mescolando spesso. E’ opportuno che copriate il tegame in modo che il preparato non diventi asciutto.
Aggiungete nella casseruola i dadi di pollo, le foglie di alloro e il coriandolo e cuocete a fuoco vivo per circa sei minuti. Insaporite con un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Per completare il piatto versate in una insalatiera le carote, i fagiolini, il sedano, i pezzetti di pollo, i peperoni, le ciliegie private del gambo e un cucchiaio di olio. Condite il tutto con il pepe e il sale rimasti e mescolate bene. Infine disponete la preparazione su un piatto da portata decorando con le foglie di sedano che avete tenuto da parte. Buon appetito!!!

mercoledì 13 aprile 2011

Impianti fotovoltaici e energia solare: una grande opportunità.

Installare un impianto fotovoltaico significa produrre energia grazie alla luce solare con l’impiego di pannelli appositi. Ciò consente di azzerare in tempi  abbastanza brevi i costi della bolletta dell’energia elettrica. I moduli fotovoltaici captano le radiazioni solari durante le ore di luce e le trasformano in energia elettrica continua che,  grazie ad un inverter, diviene alternata e quindi utilizzabile per alimentare le comuni apparecchiature elettriche. Nel caso l’energia prodotta sia in esubero rispetto al fabbisogno,  è possibile rivenderla all’ente fornitore di energia elettrica.
Installare un impianto fotovoltaico ha però un costo rilevante e gli incentivi offerti dal governo sono fondamentali per ripagare l’investimento. Quelli attuali sono in vigore fino al 31 maggio 2011. Si prevede ne vengano disposti degli altri ma più bassi.
 In Italia sono già 100 mila gli immobili dotati di un impianto fotovoltaico. La provincia con il maggior numero di impianti  è quella bresciana dove, in base ai dati del gestore dei servizi elettrici (GSE), ne sono stati installati ben 3767. La produzione di MV annui è pari a 38, due dei quali prodotti dalla città.
L’installazione degli impianti fotovoltaici è promossa da una Direttiva europea, la 2001/91 , ma dal 2 aprile del 2009 anche un Decreto del presidente della Repubblica relativo all’attività edilizia,  la regolamenta. E’ necessario quindi conciliare l’interesse del paese ad incentivare l’utilizzo di fonti  energetiche non inquinanti  e rinnovabili con le esigenze di tutela ambientale, evitando di concedere ovunque l’installazione  dei pannelli solari.

mercoledì 6 aprile 2011

Alitosi: un fastidioso disturbo.

Si soffre di alitosi quando si ha l’alito cattivo. Le cause di questo disturbo fastidioso, soprattutto per coloro che ci stanno accanto, sono attribuibili al fumo, al consumo di alcool o all’assunzione di alimenti con un odore persistente quali aglio, acciughe, curry e cipolle.
L’odore di questi alimenti può essere eliminato masticando qualche seme di finocchio o un paio di chicchi di caffè dopo il pasto. Un ramoscello di prezzemolo fresco elimina invece dall’alito l’odore di aglio ed alcool.
L’alitosi è causata dalla moltiplicazione di batteri maleodoranti nella cavità orale. Più la bocca è secca, ossia priva di saliva, più questi batteri proliferano. Si registra una ridotta produzione di saliva con l’età, nelle prime ore del mattino (alitosi mattutina), se si respira con la bocca o se si seguono diete troppo rigide. L’alitosi cronica è causata spesso da gengiviti e infezioni croniche ai seni paranasali.
Per contrastare l’alitosi una delle regole principali è quella di seguire una corretta igiene orale. E’ auspicabile la pulizia regolare dei denti dopo ogni pasto, spazzolando anche la lingua, sulla quale vi possono essere dei batteri, e ricorrendo all’utilizzo del filo interdentale almeno una volta al giorno. Quando non è possibile lavarsi i denti, si deve almeno risciacquare la bocca con l’acqua.
Molti soggetti che soffrono di alitosi non se ne rendono conto. Quando si parla e l’interlocutore si allontana è probabile che si soffra di questo disturbo.

Osteoporosi: nozioni e prevenzione

L’osteoporosi è una malattia che porta all’indebolimento delle ossa che divengono più fragili e quindi più soggette a fratture, anche in conseguenza di piccoli traumi. Le parti dello scheletro più a rischio sono: femori, polsi e colonna vertebrale.Questa patologia colpisce soprattutto le donne intorno ai 50 anni. Campanelli d’allarme sono: mal di schiena, che viene solo la sera e passa stando a riposo, schiena incurvata e abbassamento della statura. La malattia non è ereditaria anche se un parente che ne ha sofferto, è un fattore di rischio.Ci sono altri fattori collegati all’insorgenza della malattia dopo la menopausa: l’asportazione delle ovaie, la comparsa del ciclo mestruale dopo i 15 anni, l’eccessiva magrezza e i problemi alla tiroide.
Per prevenire l’osteoporosi si può agire su due fronti. Si può intervenire a livello alimentare e a livello motorio. Gli alimenti più ricchi di calcio dei quali si consiglia l’assunzione sono: formaggio (emmenthal, grana e pecorino contengono ben 1000 mg di calcio all’etto), yogurt, latte, frutta secca, broccoli, cavoli, legumi secchi e aringhe salate.Anche bere dell’acqua ricca di calcio è auspicabile almeno per una quantità pari a 1 litro e mezzo al giorno.  No invece a sale, caffè e alcool. L’attività fisica è molto utile per prevenire l’osteoporosi. Essa stimola la produzione di osteoblasti ovverosia le cellule che costruiscono l’osso. Il movimento fisico inoltre rende i muscoli, che proteggono le ossa, più forti. Gli esercizi più efficaci per prevenire questa patologia sono quelli che comportano il trasporto del proprio peso ovverosia: aerobica, jogging, ballo e passeggiate. Nuoto e gli esercizi compiuti da seduti o sdraiati non sono così efficaci.

Le piante carnivore anzi insettivore.

Nel mondo vegetale esistono ben 500 specie di piante carnivore. Questa denominazione è un po’ inquietante ma in realtà queste piante non sono assassine ma catturano solamente insetti e piccoli invertebrati non più grandi di un moscone o una vespa.
La definizione migliore sarebbe di piante insettivore le quali, a causa di ambienti ostili come paludi, rocce e deserti dove il suolo offre scarso nutrimento, sono costrette  a diventare predatori per sopravvivere. Queste piante catturano insetti che vivono nel suolo, in acqua, quelli che strisciano e che volano.Le piante carnivore si differenziano anche in relazione al tipo di trappola. Vi sono trappole a caduta con le quali le foglie si ripiegano fino a formare un sacco.La preda vi è attirata grazie a colori, profumi e nettare.Il sacco è ricoperto di peli che impediscono all’insetto di risalire e contiene i liquidi digestivi. Le trappole a tagliola prevedono la chiusura a scatto delle foglie appena un insetto le sfiora. Nei giorni successivi la foglia secerne gli enzimi e digerisce pian piano la preda.La terza tipologia è la trappola a colla dove la foglia produce una sostanza appiccicosa che intrappola gli insetti e poi li digerisce.
La maggior parte delle piante carnivore vivono nelle foreste tropicali, equatoriali e in zone paludose ma, seguendo qualche facile accorgimento, è possibile coltivarle anche nel nostro paese. Le piante carnivore devono essere esposte alla luce, essere annaffiate con acqua piovana, coltivate in un terreno in grado di mantenersi umido a lungo e non  devono essere aggiunti  i concimi al loro terreno di cultura.